Relatori la Dottoressa Elisabetta MORGANTE
dellUfficio CITES, Ministero per le Politiche Agricole, C.F.S., il Dottor
Antonio DE MARCO del CNR ed il Dottor Massimo CAMERATA, Presidente dellUnione
Italiana Ornitofili.
Lincontro, organizzato e fortemente voluto
dallUnione Italiana Ornitofili e dallUnione Ornitologica Ciociara, ispirato
da una forte esigenza di chiarezza per una normativa certo complessa e
poco conosciuta, ha evidenziato subito il grande interesse suscitato negli
addetti ai lavori, facendo registrare una numerosa partecipazione di allevatori,
provenienti dalle varie province della regione e molti anche dalle vicine
regioni del Centro Italia (oltre ottanta i partecipanti!).
Le normative CITES sono state illustrate nei particolari con la proiezione di lucidi e con esempi pratici. La Dottoressa Morgante, nel suo intervento, ha cercato di fornire ai presenti le informazioni necessarie riguardanti sia la legge sia i regolamenti comunitari che ad essa fanno riferimento.
La CITES, come è noto, è una Convenzione che nasce nel 1973, firmata a Washington da 21 paesi e, ad oggi, sono 143 gli stati che ad essa aderiscono. La relatrice schematizza in un grafico quelli che sono i livelli di incastro della Convenzione perché, spiega, "importante è capire le caratteristiche particolari della CITES. Essa difende le specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione, secondo un sistema di licenze e certificati che vengono rilasciati, in casi particolari, secondo le regole previste. Le specie protette sono organizzate nella CITES a tre livelli di protezione che sono appunto le tre famose appendici. La Convenzione, di concezione internazionale, è stata recepita anche a livello comunitario: dal 1° giugno 1997 sono entrati in vigore i nuovi regolamenti comunitari (il 338/97 e il 939/97) rispettivamente del Consiglio della Comunità Europea e della Commissione, che predispone lattuazione pratica di quelle che sono le disposizioni del Consiglio. E importante rilevare", spiega ancora la Dottoressa Morgante, "che la normativa comunitaria è anche più restrittiva delle disposizioni della Convenzione di Washington e contiene anche un elenco di specie non CITES, ritenute potenzialmente non adatte allintroduzione nel territorio delle specie autoctone. Il regolamento è organizzato in quattro Allegati (A-B-C- e D) mentre la CITES parla di Appendici (App.1 App. 2 App. 3) ".
La D.ssa Morgante è passata quindi a commentare i singoli allegati proiettati, di volta in volta, in lucido, alla lavagna luminosa ed ha infine illustrato i meccanismi di importazione e di esportazione delle specie protette; lascia quindi la parola al Dr. Camerata e ai presenti invitandoli a chiedere chiarimenti e ad esprimere commenti.
Nel suo intervento il nostro presidente, tra laltro, ha sottolineato limportanza dellallevamento facendo notare che, laddove esso viene esercitato, le specie selvatiche si sono conservate, grazie alla reintroduzione in natura. Quindi, ALLEVARE significa anche SALVARE, come è stato il caso dello struzzo in Sudafrica, del colombo rosa nelle Mauritius e del geco gigante dellIsola Rotonda, sempre delle Mauritius.
Nella sua conclusione, il Dr. Camerata ha fatto rilevare che "è inutile perseguitare chi alleva nella suddetta prospettiva quando, invece, la vera causa dellestinzione delle specie animali è da ricercarsi altrove: lo sfruttamento delle risorse naturali è, unitamente alla distruzione degli ecosistemi, la principale causa dellestinzione e rarefazione in natura di numerose specie".
Successivamente si è passati al dibattito vero e proprio, molto atteso dagli ornitofili, che anche recentemente, hanno avuto problemi nellapplicazione pratica della normativa CITES. Moltissimi gli interventi, alcuni anche particolarmente sentiti ed appassionati, tendenti in gran parte a cercare di comprendere meglio i meccanismi della legge, le specie incluse ed alcuni problemi particolari.
Al termine dellincontro gli ornitofili presenti
si sono dichiarati molto soddisfatti delliniziativa ed hanno invitato
gli organizzatori a sviluppare questo genere di discorso con dispense ed
eventuali altri incontri riguardanti soprattutto la detenzione di esemplari
protetti di fauna ornitica, sia autoctona che selvatica.