Le nostre recensioni

 

 


Jefferson T., Frati D., Grasso E., Aviaria, influenza dei polli?

Il Pensiero Scientifico Editore, € 8,00, Roma 2006

Cos'è l'influenza aviaria? L'uomo si può ammalare di aviaria? Quali sono i sintomi? Quali gli accorgimenti pratici che si possono adottare? esiste un vaccino? La carne di pollo è sicura? Come verrebbe gestita un'eventuale emergenza? Quale la risposta delle istituzioni? Ma il virus è un essere intelligente? Dai mass media corretta informazione o terrorismo? Quali interessi commerciali si nascondono dietro lo spettro dell'aviaria?

Come ci si infetta con l'influenza aviaria? "È facile, basta allevare polli e galline sotto il letto, esporli al bombardamento di deiezioni da parte degli uccelli migratori, prendere le uova sporcandosi con gli escrementi e, mi raccomando, mai lavarsi le mani. Certo, anche così, però non si può essere proprio sicuri di ammalarsi". Tom Jefferson sceglie la strada del paradosso, ma è serissimo e attacca duramente quella che definisce "una campagna di terrore per spaventare la gente e combinare affari lucrosi".

"In Italia l'influenza aviaria è conosciuta da più di un secolo. Nel 1880 - spiega - due medici la chiamavano 'tifo essudativo'. Nel 1912 un manuale Hoepli del dottor G.A. Pesce sulle 'malattie dei polli' ne descrive esattamente la patologia, distinguendo in forma acuta e sub acuta. Non male, considerando che all'epoca i medici non sapevano nulla dei virus". Quindi? "Più che un pericolo di pandemia vedo un'epidemia di disinformazione che ci fa scivolare tutti nel ridicolo. La medicina però non c'entra molto". Tom Jefferson è un epidemiologo stimato, figura tra i fondatori della sezione vaccini e antivirali della Cochrane Collaboration e ha appena pubblicato su The Lancet una revisione sistematica sull'efficacia degli antivirali e dei vaccini per la comune influenza stagionale. Il suo giudizio su antivirali e presunti vaccini per l'aviaria ("che non esistono") è molto netto: "Non servono quasi a niente. Anzi, servirebbero, gli antivirali se fossero mirati e assunti entro 48 ore dal contatto col virus. Le sembra plausibile?"

Lo scetticismo di Jefferson è stato raccolto in un libro "Aviaria. Influenza dei polli?" edito da Il Pensiero Scientifico Editore. Insieme all'epidemiologo hanno lavorato due ricercatori, David Frati ed Emanuela Grasso, preoccupandosi soprattutto di offrire un testo semplice, chiaro, che contiene anche un capitolo organizzato in domande e risposte per venire incontro ai dubbi del pubblico. Jefferson e i suoi combattivi ricercatori non prendono affatto sotto gamba il pericolo di una pandemia devastante, si limitano a fare domande: "Perché nessuno parla più della Sars, quello è un virus di cui non conosciamo l'origine, che è arrivato ed è stato dimenticato, come se il problema fosse stato risolto. Non è così". In sostanza: il rischio di una pandemia non solo esiste, ma è sempre esistito. "Solo che nessuno ci dice verità ben più sgradevoli del panico diffuso sull'aviaria". Per esempio: "Che per contrastare un virus pandemico i governi dovrebbero invitare la gente a stare a casa, chiudere le scuole, fermare il trasporto pubblico, chiudere gli aeroporti. Quale autorità sta lavorando per preparare queste eventualità? Se dovesse esserci un focolaio - chiede Jefferson - chi decide la chiusura della città interessata? Chi si occupa dei rifornimenti? Chi decide chi entra e esce dall'area infetta? E chi di gestire l'inevitabile panico? Ci sono abbastanza bare? Perché negli Stati Uniti con l'epidemia di Spagnola nel 1918 questo fu uno dei problemi più gravi. Non c'è nessun bisogno di costruire il terrore a tavolino, come hanno fatto con l'aviaria. Basta guardare con freddezza la realtà: se c'è una cosa imprevedibile a questo mondo è la composizione dei virus influenzali".

 


 

INFLUENZA AVIARIA: LA GRANDE PAURA

Un libro spiega il virus dei polli

Virus dei polli, influenza aviaria, pandemia, H5N1, patogeno, vaccini, virologi. Tutti termini che fino a qualche mese fa restavano nel limbo di riviste e pubblicazioni specialistiche, sono ora pane quotidiano che la gente mastica, imboccata dai mass media. Il panico è alle porte, per un'epidemia tutta virtuale che per il momento ha colpito praticamente solo uccelli migratori, almeno in Italia, e causato un numero tutto sommato basso di vittime nel mondo, qualche centinaio. Eppure i consumi di carne bianca sono crollati, senza che venisse provata alcuna connessione tra la sua ingestione e l'insorgere della malattia nell'uomo. Si rischia un tracollo globale dell'economia e le casa farmaceutiche già sfregano le mani e discutono sull'opportunità o meno di produrre a basso costo un eventuale vaccino. A tentare di fare un po' di chiarezza in questo spinoso argomento ci hanno pensato il giornalista Giulio Divo e il virologo Fabrizio Pregliasco, che hanno scritto a quattro mani Influenza aviaria: la grande paura, un instant book interessante che chiarisce più di un dubbio.

Innanzi tutto, leggendo l'agile volume pubblicato dalla Sperling & Kupfer, si risolve un dubbio amletico: che differenza c'è tra raffreddore e influenza? Con parole semplici ma chiare e senza inutili tecnicismo vengono spiegate le distinzioni tra quello che può a tutti gli effetti essere considerato poco più che un fastidio e invece una malattia vera e propria. Segue una breve e interessante storia delle pandemie mondiali conosciute, che portano subito ad una considerazione preoccupante: secondo il calcolo degli anni, siamo perfettamente nella fascia giusta per la diffusione di una nuova influenza mondiale.I capitoli più interessanti restano quelli dedicati alla spiegazione del fenomeno aviaria da un punto di vista mediatico. Tutto, infatti, nasce da un documento presentato a settembre a Malta. In quell'occasione ci fu chi parlò di una possibile diffusione del virus dei polli in Italia e relativi morti. Il messaggio, però, fu travisato dai media, che riportarono, tra i tanti interventi e i tanti scenari preventivati, tutti ugualmente realizzabili, solo il più catastrofista. Nasce così la psicosi "aviaria", ancor prima dell'influenza e quasi alla pari con gli sforzi dei ricercatori di trovare una terapia adeguata alla malattia e un vaccino che la prevenga. Una psicosi che, leggendo il libro, non ha senso d'esistere, viste alcune considerazioni molto semplici ma che pochi hanno evidenziato. Ad esempio il rapporto malati/morti è molto alto, ma semplicemente perché si tengono in considerazione solo i casi conclamati di malattia. In realtà potrebbero essere migliaia se non già milioni gli esseri umani contagiati nelle zone a rischio che hanno battuto l'H5N1 senza nemmeno un leggero mal di testa. Questo perché il virus, sebbene molto aggressivo, pare poco "propenso" alle mutazioni e quindi ad adattarsi all'organismo umano, anche se ogni ipotesi rimane tale e lo studio continua.

In un momento in cui il virus dei polli è il grande spauracchio, la chiarezza è d'obbligo. E questo libro ne fa parecchia, senza creare allarmismi, ma anche senza sottovalutare il fenomeno.


Pierandrea Brichetti, Giancarlo Fracasso

Ornitologia Italiana

Alberto Perdisa editore, Bologna 2003, Euro 40,00

È questo un volume per ornitologi professionisti, che può però essere utile anche per i dilettanti, i birdwatchers della domenica, che troveranno all’interno una quantità incredibile di informazioni utili sull’avifauna italiana. In questo primo volume vengono prese in considerazione le famiglie Gaviidae e Falconidae, delle quali gli autori descrivono sistematica e nomenclatura, biometria, identificazione, muta, distribuzione, presenza in Italia, popolazione, habitat, riproduzione, movimenti svernamento, conservazione. Il tutto corredato da belle foto e da un cd con le vocalizzazioni delle specie considerate.

 


 

Tortore e Colombe

Edito recentemente da Edagricole, e' uno splendido volume opera di un nostro iscritto, il Dott. Ivano Pelicella, noto esperto di Columbiformi. Nel libro sono descritte ed esaminate tutte le specie, esotiche ed europee, di Columbiformi, comprese quelle piu' rare o meno conosciute.
Per saperne di piu':
http://digilander.iol.it/dodopoint/

 

Esposito R., Mamone Capria F.

Volo libero, la lotta al bracconaggio in Italia

Alberto Perdisa Editore, Bologna 2003, euro 17,50

Questo libro rappresenta il primo lavoro approfondito sul fenomeno del bracconaggio e del traffico illegale di fauna selvatica in Italia. Gli argomenti trattati sono molti, con spunti che fanno riflettere: i mezzi utilizzati per la caccia di frodo, le fiere degli osèi, l’imbalsamazione di specie protette, il giro d’affari e gli interessi di mafia, camorra e ‘ndrangheta, per passare poi alla descrizione del massacro dei falchi pecchiaioli e delle cicogne sullo Stretto di Messina, la mattanza degli uccelli acquatici sulle vasche gestite dalla camorra nelle province di Napoli e Caserta, la cattura dei pettirossi con gli archetti nelle valli bresciane, l’uccellagione nelle regioni del nord e il bracconaggio nel Delta del Po, fino ai traffici illegali di specie protette con l’est europeo. Infine il volume contiene un’interessante appendice dedicata alla legislazione e agli strumenti operativi per contrastare le attività illegali descritte.

Un libro molto interessante ed educativo, assolutamente da leggere per tutti gli allevatori di uccelli domestici e gli appassionati ornitofili, che ben conoscono la differenza tra il convivere felicemente con un canarino domestico ed il detenere in prigionia (ed illegalmente) un cardellino selvatico.

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