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NEWS UIO Patologia Aviare Dicembre 2015

LPAI nei tacchini, monitoraggio straordinario in Emilia Romagna

Sierotipo H5N2 in campioni prelevati in autocontrollo su tacchini in un allevamento sito nel Comune di Meldola (Forl ì-Cesena), Regione Emilia Romagna.  La conferma è arrivata dal Centro di Referenza Nazionale presso l’IZS delle Venezie, in seguito a RT-PCR e sequenziamento genetico. Gli animali presentavano una lieve sintomatologia respiratoria. In conformit à a quanto prescritto dalla normativa vigente (d.lgs n. 9/2010 di attuazione della Direttiva 2005/94/CE) i Servizi veterinari competenti per territorio hanno provveduto al sequestro dell ’allevamento con blocco delle movimentazioni in entrata e uscita dall’azienda, all’abbattimento dei capi (circa 21.850 animali) a cui seguiranno le operazioni di pulizia e disinfezione. È stata inoltre istituita una zona di restrizione di 1 km di raggio dall’azienda. Nel darne informazione, la Direzione Generale della Sanità Animale aggiunge che sono in corso ulteriori verifiche nelle aziende correlate epidemiologicamente, tenuto conto che l ’allevamento appartiene ad una grossa filiera avicola. La Regione Emilia Romagna - conclude la nota ministeriale- ha disposto un monitoraggio straordinario, destinato al momento solo nelle aziende che allevano tacchini della filiera, che prevede prelievi pre-carico nei 4 giorni precedenti il primo carico (maschi e femmine) da ripetere ogni 4 giorni, prelievi in tutti gli allevamenti di tacchini della filiera con animali di et à superiore alle 4 settimane, controllo delle schede di mortalità e di consumo degli alimenti, controlli al macello. Anche le aziende che hanno avuto contatti epidemiologici con il focolaio saranno poste sotto sequestro cautelativo e sottoposte a controllo immediato con la verifica dei parametri riproduttivi, prelievi di sangue e di tamponi tracheali, prelievi su animali morti in azienda.


H5N1 in Francia: è diverso dal sottotipo apparso nel 2005

Nei giorni scorsi, la  Francia ha notificato alla Commissione la comparsa di un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicit à del sottotipo H5 (H5N1 e H5N2), in un’azienda, situata nel suo territorio, in cui sono tenuti pollame o altri volatili in cattivit à. Le indagini di laboratorio - comprendenti il sequenziamento per un’ulteriore caratterizzazione del virus responsabile del primo focolaio- indicano che le caratteristiche genetiche del ceppo virale ad alta patogenicit à H5N1 sono diverse da quelle del virus ad alta patogenicità del sottotipo H5N1 apparso per la prima volta in Europa nel 2005. Sembra piuttosto che il ceppo virale ad alta patogenicit à del sottotipo H5N1 rilevato in Francia recentemente sia una mutazione, in un virus ad alta patogenicit à, di una forma meno patogena già rilevata nell’Unione. Pertanto, secondo la Commissione Europea, non risulta necessario applicare le stesse misure di protezione supplementari stabilite nella decisione 2006/415/CE della Commissione, che furono adottate specificatamente per il virus dell ’influenza aviaria del sottotipo H5N1 ad alta patogenicità apparso per la prima volta in Europa nel 2005. La Francia ha immediatamente adottato le necessarie misure prescritte dalla direttiva 2005/94/CE, compresa l ’istituzione di zone di protezione e sorveglianza. La Commissione ha esaminato tali misure in collaborazione con la Francia e ha potuto accertare che i limiti delle zone di protezione e sorveglianza istituite dall ’autorità competente di tale Stato membro si trovano a una distanza sufficiente dagli allevamenti in cui è stata confermata la presenza del focolaio. Al fine di prevenire inutili perturbazioni degli scambi all ’interno dell’Unione ed evitare ostacoli ingiustificati agli scambi con paesi terzi, la Commissione ha ritenuto necessario che le zone di protezione e sorveglianza istituite dalla Francia fossero rapidamente definite a livello dell ’Unione in collaborazione con lo Stato membro interessato. Ciò è avvenuto con la decisione di esecuzione (UE) 2015/2239. Alle zone di protezione e sorveglianza della Francia nelle quali si applicano le misure di controllo in materia di sanit à animale previste dalla direttiva 2005/94/CE.




Aviaria LPAI, evitare contatto con avifauna selvatica

Il Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria ha confermato la positività per virus influenzale H5 LPAI su campioni prelevati, nell’ambito dell’attività routinaria di sorveglianza, in un allevamento di svezzamento sito nel comune di Galliavola, Provincia di Pavia. La conferma è del 2 dicembre scorso e il Ministero della Salute ha informato i Servizi Veterinari regionali e la Commissione Europea delle misure applicate in conformit à al Decreto legislativo 9/2010.Gli animali presenti nell’allevamento sono circa 8.000, fra polli e anatre. I Servizi veterinari hanno adottato i provvedimenti sanitari previsti in particolare il sequestro dell ’allevamento, l’istituzione di una zona di restrizione di 1 Km di raggio e l’abbattimento e distruzione dei volatili presenti. La Regione Lombardia ha raccomandato ai Servizi veterinari sul territorio di effettuare la puntuale verifica del rispetto delle norme di biosicurezza, in particolare modo quelle finalizzate a ridurre il rischio di contatto con avifauna selvatica specie in allevamenti free-range o all ’aperto.