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Unione Italiana Ornitofili
Benessere animale e trasporti: una sfida etica (16/02/07)

Il benessere degli animali durante il trasporto è uno dei temi più attuali in questo momento che non riguarda direttamente, se non in minima parte, gli allevatori.
Li coinvolge, e molto, indirettamente, per quello che gli ornitofili possono fare in tema di conoscenza delle specie animali e riconoscimento dei loro diritti. Mi spiego meglio.

Nei dodici anni di vita della nostra federazione mi sono occupato più volte, perché coinvolto dalle autorità quale affidatario giudiziario, di sequestri di partite di uccelli giunte nel nostro paese irregolarmente.
Ricordo un caso su tutti, accaduto alcuni anni fa, che mi ha particolarmente colpito. Si trattava dell’affido giudiziario alla nostra federazione di un gran numero di uccelli domestici giunti in Italia, mi pare dal Pakistan, con i documenti sanitari contraffatti. Erano circa 2.400 esemplari, gran parte dei quali pappagalli ondulati e diamanti mandarino. Al momento della consegna presso lo scalo cargo dell’Aeroporto Internazionale di Fiumicino mi apparve uno spettacolo incredibile e raccapricciante. In trasportini di legno e rete, di 80 cm. di lato per 30 di altezza, erano stipati fino a 380 soggetti, ammassati come i deportati nei campi di concentramento nazisti, molti morti per soffocamento, altri (non pochi) annegati negli pseudo-recipienti per l’acqua (contenitori per olio auto tagliati a metà), tutti i sopravvissuti  erano comunque in pessime condizioni di salute. Un lezzo di morte impregnava i contenitori. Ricordo ancora che rimasi un po’ ad osservare la scena, inebetito, per poi affrettarmi a ritirare gli animali che furono poi liberati nelle grandi voliere di un moderno Centro di Recupero non lontano da Roma che aderisce alla nostra federazione.
In seguito ho saputo che la compagnia aerea che ha accettato tale carico di derelitti è stata pesantemente multata e diffidata dal ripetersi di simili episodi. Ho scoperto anche che il carico era destinato ad un grossista italiano che lo aveva ordinato per il bassissimo costo degli uccelli: ricordo che si trattava, per i pappagalli ondulati, di 500 lire (ancora non c’era l’euro, anche se già si era nel terzo millennio) per soggetto, 100 lire invece per ogni diamante mandarino. In poche parole un’indegna speculazione creata sul dolore e le sofferenze degli animali.

Credo però che la multa alla compagnia aerea e la denuncia morale di chi lucra su tali traffici non possano bastare. C’è qualcosa nel rapporto uomo/animale che ancora non è ben chiaro ed accettato da tutti: è il concetto di animale come “soggetto” e non “oggetto” che non riesce a penetrare compiutamente nelle coscienze. Gli animali sono esseri viventi che vivono, soffrono, provano dolore né più né meno di noi umani. Sono in grado di modificare l’ambiente, capaci di apprendere, hanno un linguaggio e la coscienza di sé.
Gli allevatori possono fare molto perché questi concetti entrino nelle coscienze e perché molti pregiudizi ne escano. Per esempio dimostrando che si può vivere con un animale e permetterne la riproduzione tutelandone nel contempo i diritti e mantenendone integra la dignità, propria di ogni essere vivente in quanto tale.
Per noi dell’Unione Italiana Ornitofili è questa una sfida etica che da sempre ci vede in prima linea, coinvolti e partecipi, senza remore e senza paure.



                                                                              Massimo Camerata