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Unione Italiana Ornitofili
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C’è gabbia e gabbia
La disputa sul concetto di gabbia, intesa
da alcuni come prigione e da altri invece come ambiente di
vita, va avanti da centinaia di anni e non pare neanche in
questo faticoso terzo millennio essere giunta ad alcuna, seppur
provvisoria, conclusione.
A mio avviso il problema non è in
realtà nell’oggetto “gabbia”, quanto
in chi nella gabbia vive.
In ciò credo di essere confortato da
quanto, alcuni anni fa, scrisse il professor Dànilo
Mainardi (massima autorità nel campo
dell’etologia, cioè lo studio del comportamento
animale, nel nostro paese) su un noto periodico femminile,
chiarendo, a mio avviso definitivamente, qual è il vero
problema da risolvere.
Scrive Mainardi, che è un modo
sbagliato di ragionare paragonare la gabbia sempre ad una
prigione. Si tratta in realtà di un problema umano
“… per gli animali una
struttura, con sbarre o senza sbarre, o va bene oppure no, ed
è per ciò che occorre sapere distinguere. Sapere,
in definitiva, che c’è gabbia e gabbia, e
soprattutto che c’è animale ed animale…”.
In parole semplici che la gabbia è
un’autentica prigione per gli uccelli selvatici, mentre
per i canarini, come sottolinea proprio il professor Mainardi
“…la gabbia non è
una prigione, è la casa dove sono nati. Un lungo
percorso evolutivo li ha infatti biologicamente cambiati e ora
stanno ben con l’uomo, stanno bene nelle nostre case”.
Splendide parole queste, e definitive per
noi che con orgoglio ci vantiamo di chiamarci
“ornitofili”.
La differenza in sostanza è quella
che da tempo proponiamo come Unione Italiana Ornitofili: gli
uccelli domestici, quelli cioè che, come i cani e i
gatti, hanno stretto una sorta di patto morale con l’uomo
che origina da un antico processo di domesticazione, possono
vivere con noi, nelle gabbie che sono le loro case. Non sono
più esotici o autoctoni, ma qualcosa di profondamente
diverso, sono domestici.
Quelli selvatici, invece, devono poter
vivere liberi, le porte delle gabbie devono sempre essere
aperte. Anzi non devono, per loro, esserci proprio gabbie.
Massimo Camerata
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